La sezione espositiva
Raccoglie un’esposizione di conchiglie sia mediterranee che mondiali.
Molteplice è stato il rapporto che l’uomo ha avuto con le conchiglie, cioè con lo “scheletro” dei molluschi, abitatori non soltanto dei mari, ma anche dei fiumi, dei laghi e della terraferma.
Già l’uomo preistorico le usava come ornamento e attribuiva loro poteri magici: alcune di esse, come le cipree, erano il simbolo nell’antica Roma della procreazione. E proprio una specie di ciprea, la Monetaria moneta, è stata usata nel passato come moneta presso le popolazioni africane. Questo interesse e questo fascino non si possono spiegare se non con la bellezza e la precisione geometrica delle conchiglie, con le loro forme strane, fantastiche e bizzarre, con i colori stupendi che attirano i collezionisti e affascinano tanti semplici appassionati nelle loro passeggiate lungo la riva del mare.
Il mondo dei molluschi è ricco di specie. Sono oltre 130 mila quelle identificate e tuttora ne vengono scoperte di nuove, soprattutto lungo le coste bagnate dagli oceani, grazie anche ai metodi di indagine più affinati e sicuri che si basano sia sulla forma delle conchiglie che, sempre più, sull’anatomia dell’animale. Nel Museo si possono osservare pettinidi multicolori, coni e cipree dalla stupenda livrea e dai meravigliosi disegni, terebre, cymibium e xenofore dalle strane abitudini di appiccicarsi addosso sassi, coralli ed altre conchiglie morte.
Meno appariscenti e naturalmente meno numerose sono le specie che vivono nel Mediterraneo. Sono circa 2000 e tra di esse vi sono degli autentici gioielli. Esse abitano diversi ambienti: dal litorale sabbioso a quello roccioso, dalle praterie di posidonie ai fondali coralligeni e agli anfratti. Alcune sono anche, per le loro caratteristiche ecologiche, indicatori dello stato di salute dei nostri mari. II Museo espone oltre ad alcune conchiglie tra le più comuni e facili da reperire lungo le nostre coste, anche numerose specie che provengono dalle coste occidentali europee ed africane. Interessanti e meritevoli di attenzione sono le microconchiglie, piccoli gasteropodi che sfuggono alla ricerca e che però hanno, se osservati con una lente di ingrandimento, bellissime strutture che nulla hanno da invidiare alle esotiche più appariscenti.