La sezione espositiva
La sezione di Embriologia e Teratologia animale consta di diversi reperti di feti normali e soggetti teratologici, conservati in formalina. Molto interessante dal punto di vista scientifico, la sezione ripercorre l’ontogenesi per mezzo della esposizione di feti di bovino (uno con sacco vitellino), in diversi stadi di sviluppo; mentre la parte teratologica presenta esemplari con malformazioni particolarmente importanti: l’agnello a due teste, il cavallo idrocefalo, il maiale “elefantino”, il gattino a otto zampe ed altri.
La sezione cerca di mettere a fuoco le cause delle malformazioni, che possono essere dovute a ingestione di alimenti contaminati da inquinanti ambientali di natura fisica e chimica (e.g. radiazioni, diossina, agrofarmaci) o ad altre cause che intaccano la normale organogenesi durante lo sviluppo embrionale e fetale (aberrazioni cromosomiche, consanguineità, terapie farmacologiche).
Lo studio dei reperti è a disposizione di studenti e ricercatori per la stesura di tesi di laurea e di pubblicazioni tecnico-scientifiche, previa autorizzazione del Conservatore di Sezione.
La sezione è stata inaugurata ufficialmente l’11 dicembre 2005 dal sindaco di Calimera.