Camaleonte o chimera?
Il Camaleonte nel Salento è sempre stato un animale chimerico, che ha suscitato nella fantasia del casuale rinvenitore stati d’animo controversi, dalla curiosità all’euforia, dal sospetto alla paura.
Le poche ricerche condotte su saltuari ritrovamenti non hanno mai condotto a conclusioni definitive circa la sua origine, fino alle sempre più regolari osservazioni condotte dal Dipartimento di Erpetologia del Museo di Storia naturale del Salento, che gli hanno attribuito lo stato di popolazione stabile. Intorno a tale ipotesi iniziale, Piero Carlino del Museo di Calimera con una equipe di ricercatori ha indagato il DNA della popolazione salentina, confrontandolo con quello di una popolazione calabrese e delle popolazioni nordafricane e mediorientali.
I risultati hanno dimostrato che le popolazioni salentine e calabresi non sono imparentate tra di loro, ma che provengono rispettivamente dalla Tunisia e dal Libano, quasi certamente per introduzione umana.
Più nessun timore, dunque, di apparizioni straordinarie nella nostra macchia, la chimera camaleontica altro non è che un innocuo animaletto che ha trovato una nicchia ecologica libera.
Rimane il grande interesse scientifico del lavoro compiuto da Carlino e collaboratori, pubblicato su Italian Journal of Zoology, i quali hanno finalmente fatto definitiva chiarezza sulle popolazioni italiane di camaleonte grazie anche all’impiego di tecniche di indagine molecolare.
Il lavoro originale può essere richiesto a piero.carlino@msns.it